Esiste davvero una letteratura per ragazzi?
La letteratura per ragazzi può influenzare lo sviluppo emotivo durante l’adolescenza. Scopri qui quali sono i romanzi che hanno influenzato la mia crescita personale.
La narrativa per ragazzi è un argomento molto particolare e interessante e mi piacerebbe trovare una risposta a una domanda che mi pongo da tanto tempo: davvero esiste una letteratura per ragazzi? Sono forse gli argomenti trattati, è forse lo stile più semplice che la fa diventare narrativa per ragazzi? Me lo sono chiesta spesso, tutte le volte che, da adulta, sono rimasta affascinata da una quarta di copertina. La curiosità di leggere questo tipo di storie alla fine mi ha incentivata a comprare proprio quel libro.
Di sicuro la letteratura per ragazzi è un campo consistente che include opere destinate a diverse fasce d’età, spesso anche agli adulti più curiosi. É un genere che intrattiene, educa e stimola l’immaginazione; i temi più frequenti riguardano l’amicizia, l’avventura, la crescita personale e le sfide della vita.
Quello che so è che Harry Potter lo abbiamo letto in tanti, tantissimi adulti. Molti di noi lo prenotavano in libreria, giorni prima che trovasse posto sugli scaffali. E il successo è stato talmente elevato che spesso non ci è rimasto a lungo sulle mensole. Questo laghetto e i suoi amici ci hanno fatto sognare, abbiamo vissuto momenti di distacco dalla realtà a volte di speranza, abbiamo trovato dei consigli su come affrontare i momenti difficili.
La carrellata dei romanzi per ragazzi ovviamente è molto lunga. Iniziamo a vederne qualcuno.
Tra quelli che mi ha conquistata particolarmente c’è anche Piccole donne. Innanzitutto da ragazza, sentivo molta affinità con le protagoniste e sempre da ragazza, ho condiviso il dolore per la morte di una sorella. Nel mio caso di un fratello. Questo mondo allegro di famiglia, quei valori semplici ma sempre verdi, sin da bambina mi hanno sempre affascinata e Louisa May Alcott è riuscita, con la sua scrittura, a farmeli vivere come se di quel gruppo familiare ne facessi parte pure io.
Storia di una gabianella e del gatto che le insegnò a volare è stato importante per me non tanto per la trama, quanto per l’occasione che mi ha fornito di conoscere Luis Spulveda, che poi ho amato e letto quasi integralmente. É stato uno tra quegli scrittori che mi hanno dato la possibilità, tra Cile e Spagna, di conoscere e approfondire questa cultura che ancora oggi caratterizza le mie passioni.
Romanzi non solo per adolescenti
Jack Frusciante è uscito dal gruppo invece ha sostenuto la mia piena adolescenza. É il primo romanzo scritto da Enrico Brizzi, pubblicato nel 1994, anno in cui iniziavo il quarto ginnasio. Si inserisce nel filone dei romanzi generazionali. Agli inizi degli anni Novanta, a Bologna, il diciassettenne Alex, che era sempre stato un ragazzo coscienzioso e diligente, sia a scuola che in famiglia, col tempo inizia a comportarsi in maniera “anarchica”: il suo comportamento si pone in contrapposizione netta con la realtà che vive all’istituto Caimani (dove possiamo intravedere il Liceo Classico Galvani), scuola elitaria supportata dalla sua famiglia imborghesita. Si sa che i ragazzi un pò scapestrati affascinano sempre.
Anche l’Addio alle armi mi ha fatto compagnia nel primi anni del liceo, ma questo forse non lo annovererei nella letteratura per ragazzi. Frederic Henry è un giovane americano che arriva in Italia come volontario per partecipare alla grande guerra. Qui svolge l’attività di comandante di una sezione di ambulanze, trasportando i feriti dal fronte fino all’ospedale da campo più vicino, dove scopre che la realtà della guerra è molto meno affascinante di ciò che pensava.
In conclusione, per il momento…
Ognuno di noi ha delle predisposizioni e nella lettura di solito emergono in modo preponderante. Questo è solo un assaggio dei romanzi che mi hanno aiutata a crescere.