Come è strutturata la prima prova dell’esame di maturità?
Nell’ultimo anno ho insegnato italiano al Triennio e mi sono resa conto che moltissimi studenti arrivano in prossimità dell’esame di maturità che non hanno le idee chiare su cosa significhi tipologia A, B e C e nemmeno su come debbano strutturare la cosiddetta “prima prova”.
Riforme silenti in ambito scolastico
La scuola, soprattutto nell’ultimo ventennio, ha subito molte riforme, alcune più evidenti, altre meno. L’introduzione del tema di italiano di tipologia A, B e C in italiano, è stata una vera rivoluzione, ma silente. Per decenni siamo stati abituati a svolgere il tema sulla base della canonica introduzione, svolgimento, conclusione. Ma oggi davvero basta questo per arrivare preparati ed essere in grado di strutturare un buon testo?
La risposta è no, ovvio.
Il vecchio saggio breve
Già negli anni Duemila, si iniziava a parlare di saggio breve, introducendo un sostanziale cambiamento. Ma negli anni successivi, il saggio è stato trasformato in tipologie testuali ben definite. Allora uno studente come deve prepararsi per affrontare al meglio la prima prova d’esame? La prima prova, sarà quella che, insieme al curriculum scolastico, lo presenterà ai commissari esterni. Può tuttavia accadere che il commissario di italiano sia esterno e in tale circostanza mostrare di non sapere scrivere o di non sapere cosa scrivere non depone certo a favore dello studente che deve essere esaminato.
Il tema oggi
Parliamo quindi di tre modi di affrontare il caro tema, tre modi che corrispondono a tre tipologie ben definite.
La tipologia A: analisi e interpretazione di un testo letterario italiano
Si tratta dell’analisi di un testo che può essere di prosa o di poesia e riguarda autori che hanno prodotto le loro opere tra l’anno dell’Unità d’Italia e i giorni nostri.
Come si fa ad arrivare preparati? Semplicemente studiando tutti quegli scrittori che di solito si studiano al quinto anno. Ma questo basta? Certo che no! Per fare un buon tema dobbiamo essere in grado di analizzare il testo, con riferimenti lessicali, sintattici, storici. Dobbiamo sapere argomentare. Argomentare è la parola chiave del nostro tema. E dobbiamo essere in grado di fare confronti con tutti gli altri scrittori che hanno qualcosa in comune con il nostro autore.
Per vedere qualche esempio guarda il sito del ministero dell’Istruzione qui.
Cosa devo saper fare?
1 la comprensione attraverso una batteria di domande aperte e/o chiuse. richiesta di svolgere compiti di riscrittura e/o riassunto di singoli passaggi o di snodi testuali
2 l’analisi di tipo lessicale, sintattico, stilistico e retorico
3 l’interpretazione in cui elaborare una riflessione personale con focus sul testo, collocato nel suo tempo, all’interno della poetica dell’autore e confrontato con opere simili per tematica e genere.
Semplice no?
La tipologia B: analisi e produzione di un testo argomentativo
L’obiettivo della prova è quello di verificare la padronanza linguistica, le capacità di individuare i vari aspetti di un testo argomentativo, il livello di comprensione e interpretazione del testo proposto, la capacità di organizzare un testo coeso e coerente nel quale trovino spazio riflessioni e conoscenze. I testi di appoggio possono appartenere a qualsiasi periodo storico e saranno di tipo saggistico o giornalistico. Questa prova è di tipo strutturato nel senso che si compone di due parti:
- una di analisi
- una di commento
Per vedere qualche esempio guarda il sito del ministero dell’Istruzione qui.
Cosa devo saper fare?
- individuare le sequenze del discorso (la tesi, l’antitesi, le argomentazioni, la struttura del testo) e/o sintetizzare il significato globale del testo d’appoggio
- esporre le tue riflessioni intorno alla tesi formulata nel testo di appoggio
- porre attenzione all’uso della punteggiatura, alla padronanza lessicale (uso di termini appropriati e specifici), alla sintassi adoperata, alla correttezza ortografica
- dimostrare di possedere adeguati riferimenti culturali e conoscenze; essere capace di individuare le tesi e le argomentazioni del testo proposto; saper articolare un testo corretto, chiaro, coeso e coerente.
Tipologia C: riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità
Avete letto bene? Nella tipologia testuale c’è tutta la risposta alle nostre domande.
Dobbiamo fare una riflessione CRITICA. Cosa vuol dire critica?
Il dizionario Oxford Language ci dice che la critica è l’attività del pensiero impegnata nell’interpretazione e nella valutazione del fatto o del documento storico o estetico (c. storica, c. letteraria ).
Anche qui dobbiamo saper argomentare. Non si scappa.
L’abbiamo già detto cosa significa ARGOMENTARE?
Argomentare significa esporre una propria opinione o idea e cercare di dimostrare che è quella vera o quella migliore, utilizzando esempi o argomenti a sostegno.
I testi argomentativi sono quelli in cui l’emittente espone una propria tesi e la sostiene attraverso esempi e ragionamenti.
Per vedere qualche esempio guarda il sito del ministero dell’istruzione qui.
Cosa devo sapere?
Attenzione! Molti studenti optano per la tipologia C perché non prevede uno studio approfondito della letteratura. Ma è un inganno. Questa tipologia prevede una cultura vastissima e capacità argomentative di valore non indifferenti. A mio avviso è il tema più difficile da scrivere, perché facilmente si cade nella banalità.
Se non hai acquisito abbastanza competenze a scuola, che succede molto di frequente, per scrivere un tema di tipologia A, B e C a regola d’arte (come si dice nell’artigianato), consulta la mia offerta il mio corso, potrebbe esserti utile.